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Totalmente in Inchiostro in Colori tradizionali raffigura le potenzialità di un Jolly come Re o Imperatore o Pagliaccio. Il Dado rappresenta la Combinazione sia quale Evento sia quale Forma di Criptazione. In Cima è rappresentata una Torre o una Corona e gli Ovali sono Volti Ovuli o Specchi o Stagni secondo una impostazione data al quadro orientata tra forma ovale e forma quadrata secondo un modo di disegnare che si congiunge ad una promiscuità tra l’Arte di Picasso e l’Arte di Gogol quali due vie per giungere a disegnare come un bambino congiunte in un desiderio evincibile di crescita ed evoluzione che abbraccia anche l’espressionismo con Marinetti ma in forma semplice secondo prescritti di scuola artistica. L’Inchiostro su tela dà una tonalità in cui l’uso dell’inchiostro diventa vano tra moderno e postmoderno. Il quadro o meglio in genere l’opera riproduce o tenta di riprodurre anche in preghiera e lavoro la corrente del memento mori tra espressionismo moderno e postmoderno ma in inchiostro tradizionale secondo arte anche medioevale o più antica ma è intrisa anche dal richiamo alle tavole arcaniche ai quali fattori si correla la ricerca artistica dell’autore così ad esempio la raffigurata parziale di castello e corona tenendo presente il legame della persona a un sentimento raffigurativo anche intensamente religioso.
IL CASTELLO E IL GUERRIERO
PLANCIA DI FATO ED INCANTO
I quadri in questione tendono ad una unione dell’arte quale espressione del tendere dell’individuo tra bene e male come un arcano non solo della vita ma anche della fede. Si nutrono di caratteri distruttivi del nichilismo ed è questo che avvicina il quadro in questione a Kandiskj in un riconoscimento o riconoscersi tra costruttivismo e decostruttivismo tra bene e male come plancia e come via come momento e come storia rispetto cui l’argento sottolinea un artefatto in forma semplice e intuitiva ma che si unisce e combina con la realizzazione nel circolo rappresentativo tra i colori ad inchiostro usati nel convincimento dell’arte lavorativa secondo filosofia della china antica e la graffite che ha un origine storica diversa in una composizione che oscilla tra lo sfarzo o il finto sfarzo e la nobiltà della graffite come pietra e dunque anche come metallo in un pensato che vede la graffite come metallo nobile e la possibilità comunicativa tra graffite e metallo in un opera che rimane principalmente rappresentativa. I due pesi o i due piatti secondo la prospettiva indicano la possibilità di peso dell’incanto e della immobilità che esso provo e del fato quale incanto in un legarsi di logica e emozione, di contemplazione e gioco di presenza-assenza della parola in cui la parola guida in modo consono all’espressionismo il quadro conferendogli proprieta che rimangono oscure all’autore e al contemplatore o apprezzatore e che divengono oggetto di una meditazione nel tentativo di conchiudere una relazione tra la parola la sua incarnazione e il ruolo della immagine nella contemplazione.







